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LINEARITÀ E DINAMISMO

Opere della collezione civica d'arte di Torre Pellice

a cura di Luca Motto

 

18 maggio - 18 giugno 2021

Linearità e Dinamismo segna l’avvio della stagione di ripresa espositiva della Galleria Scroppo che riaccoglie il pubblico nei propri spazi.

L’idea alla base della mostra è quella di proporre la Galleria come luogo aperto di scoperta e di riflessione sui linguaggi artistici contemporanei attivando pratiche espositive che consentano nuove e inaspettate relazioni tra le opere del patrimonio civico del comune di Torre Pellice.

Le opere comunicano perciò per assonanze, contrasti, rimandi e citazioni in modo da stimolare suggestioni differenti e inattese moltiplicando in questo modo le letture possibili e stabilendo un dialogo immaginifico tra gli artisti. I percorsi risultano così più fruibili e non obbligati.

Due sono i filoni espressivi, presentati in mostra, che inquadrano una parte del nucleo d’arte. La linearità di un astrattismo di matrice concreta, che si manifesta attraverso accostamenti cromatici netti e forme geometriche razionalmente costruite e pensate, silenti e non protese al mondo esterno; e il dinamismo di un’espressione che si è emancipata da una sintassi rigida e ha conquistato il suo personale linguaggio brulicante di esperimenti informali nella dinamica di una foga creativa incessante.

Questa esposizione, più in generale, ambisce a tracciare un solco verso una pressante rilettura e ridefinizione del ruolo del museo nella società attuale. Claire Bishop, studiosa inglese autrice del volume Museologia radicale (Johan & Levi, 2017), invita a vedere il museo come “agente attivo calato nella storia” che “pone domande e articola un dissenso creativo. Non vuole uno spettatore incantato in una contemplazione auratica di singole opere, ma uno consapevole di avere di fronte questioni e posizioni da leggere e magari da contestare”. La consapevolezza del proprio contesto geografico e culturale, la sua messa in discussione critica attraverso costanti riletture della collezione, la negoziazione dei valori e dei significati contro ogni lettura immobilizzante diventano, per Bishop, armi politiche potenti e necessarie, contro quell’egemonia del presente che soffoca e schiaccia.

 

Artisti in mostra:

Giovanni Borgarello, Angelo Bozzola, Antonio Carena, Sandro Cherchi, Michelangelo Conte, Riccardo Cordero, Albino Galvano, Marco Gastini, Carlo Giuliano, Gino Gorza, Franco Grignani, Paola Levi Montalcini, Angelo Maggia, Umberto Mastroianni, Mario Mercalli, Mario Merz, Gualtiero Nativi, Giorgio Nelva, Renaldo Nuzzolese, Davide Peiretti, Michelangelo Pistoletto, Piero Rambaudi, Claudio Rotta Loria, Piero Ruggeri, Filippo Scroppo, Augusto Squarciafichi, Mario Surbone, Giuseppe Tarantino, Adriano Tuninetto, Massimo Zanchi.