Archivio, ovvero dell'indagarsi
Fotografie di Samuel Cimma
17 maggio - 17 giugno 2023
Inaugurazione sabato 17 maggio ore 17:00
IL CONTESTO
La presenza a Torre Pellice dei lavori del giovane artista Cimma non è nuova: la sua prima partecipazione risale alla mostra collettiva virtuale, Tempo di sospensione, tempo di resistenza, progetto presentato in periodo pandemico nell’aprile 2021. Cimma ha poi esposto alla Galleria Scroppo nel febbraio 2023 alla mostra collettiva itinerante ospite, realizzata e promossa dalla CGIL Torino, Svelare il presente. La mostra, strutturata in due sezioni proponeva, oltre alla collezione d’arte della Camera del Lavoro di Torino, 16 artisti in concorso per il Premio CGIL 2022 che si esprimevano su tematiche sociali, tra cui il lavoro di Cimma Dell’essere uno che consisteva in 6 scatti fotografici.
Il lavoro di Cimma in concorso è stato premiato con una menzione speciale da parte della CGIL Torino con la seguente motivazione: Per la restituzione, attraverso il mezzo fotografico, di una ricerca che sottende la propria interiorità indagata attraverso altri corpi con i loro vissuti, per far comprendere – annullando lo stereotipo, la diversità e il carattere provocatorio – che non vi sono così tante differenze tra le varie individualità e le molteplici anime delle persone. Dell’essere uno è una narrazione che, travalicando il concetto di genere, non indugia solo sulla dimensione esteriore dei corpi, ma mette in luce il fluire dei sentimenti e il saldarsi dei legami nell’intimità. Due soggetti, afferma l’artista, «non complementari, ma supplementari e dunque compenetrati».
Samuel Cimma è presente nella sezione giovani artisti della Collezione civica d’arte contemporanea del Comune di Torre Pellice accanto ad altri: Lorenzo Gnata, Masoudeh Miri, Eric Pasino, Chantal Garolini, Marco Abrate, Pietro Campagnoli, Pablo Mesa Capella.
LA MOSTRA
Il Comune di Torre Pellice e la CGIL Torino promuovono la mostra fotografica personale di Samuel Cimma Archivio, ovvero dell’indagarsi, un progetto dell’artista in collaborazione con Luca Motto, curatore della Civica Galleria Scroppo.
La mostra verrà aperta al pubblico il 17 maggio 2023 Giornata internazionale contro l’omofobia, la bifobia e la transfobia. L’inaugurazione con la presenza dell’artista è per sabato 20 maggio alle ore 17.
La mostra vede inoltre la collaborazione con RE.A.DY è la Rete italiana delle Regioni, Province Autonome ed Enti Locali impegnati per prevenire, contrastare e superare le discriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere, anche in chiave intersezionale con gli altri fattori di discriminazione – sesso, disabilità, origine etnica, orientamento religioso, età – riconosciuti dalla Costituzione, dal diritto comunitario e internazionale.
Scrive Cimma riguardo il progetto espositivo: «Archivio, ovvero dell’indagarsi. Cercare sé nell’esperienza con l’altro, nella memoria dell’altro, nella pelle di un altro. Archivio è l’Incontro e la sua impronta. È tutto ciò che si crea in quello spazio intimo che è il momento fotografico. La fotografia non è altro che un mezzo, uno strumento che permette l’Incontro. A corpo nudo, molti altri veli cadono, discorsi complicati diventano naturali: amori in corso, finiti o in potenza; timidezze, paure e sogni sul futuro; storie sciocche, per rompere il ghiaccio; rapporti difficili o allineati – con sé, col proprio corpo, con i genitori, con il mondo.
Il risultato primario dell’Archivio risulta dunque l’avvicinamento umano, lo scambio; in secondo luogo, va pensato come salvare e registrare questo momento».
Scrive Luca Motto, curatore della Civica Galleria Scroppo a proposito della mostra: «Appare riduttivo classificare retoricamente le fotografie di Cimma attorno alla tematica del nudo maschile. La struttura della serie è utilizzata per narrare e dare valore al singolo scatto, che, se isolato, appare spaesato e lontano dalle concrete intenzioni espressive. Cimma trascina lo spettatore lontano dall’immagine del corpo come oggetto immobile e feticcio sessuale ma lo costella di segni sensibili: mani che si adagiano, schiene che si contorcono, nuche che si inarcano, teste che si reclinano, labbra che si schiudono, sguardi che si riflettono, ma anche fugaci strette, estatici abbandoni e pose antiche.
Alcune annotazioni di Roland Barthes a proposito della fotografia sembrano adattarsi alla perfezione agli scatti di Cimma, dove vi è sempre “una specie di sottile fuori campo, come se l’immagine proiettasse il desiderio al di là di ciò che essa dà a vedere: non solo verso “il resto” della nudità, non solo verso il fantasma d’una pratica, ma anche verso l’eccellenza assoluta di un essere, anima e corpo confusi insieme”».
La mostra si struttura in tre sezioni. La prima sezione ARCHIVIO COME CONSERVAZIONE si compone di sei serie fotografiche per un totale di 200 fotografie che indagano il corpo maschile in interni e in esterni: figure singole e coppie, corpi interi e dettagli. Ogni serie presenta una fotografia di grandi dimensioni affiancata da scatti di ridotte dimensioni volti a comporre e completare una narrazione che indaga certamente sull’altro ma svela anche molto di sé.
La seconda sezione ARCHIVIO COME STRUMENTO è costituita da quattro grandi pannelli. Nel primo sono riprodotti i provini completi ottenuti da un set fotografico dove soggetto si incontra con l’artista e si fa ritrarre.
È poi presentata poi al pubblico, in un secondo pannello, la fase di scelta, esclusione, taglio degli scatti che portano a una progressiva riduzione per la composizione della serie fotografica definitiva e poi per la selezione dello scatto, nell’ultimo pannello, che rappresenta l’intero incontro con il soggetto fotografato.
A completare la sezione, un pannello con una linea temporale che inquadra, attraverso gli scatti di un unico soggetto nel corso degli anni, dal 2017 al 2023, l’evoluzione poetica e formale della ricerca di Cimma nel campo della fotografia.
La mostra si chiude con la sezione conclusiva ARCHIVIO COME RICERCA costituita da un video che filma lo svolgersi dell’intero set fotografico, un dietro le quinte, che svela allo spettatore l’operare dell’artista: dall’incontro con il soggetto, al dialogo, alla fase di scatti, al congedo finale.
About Samuel Cimma
Samuel Cimma (Borgosesia – 2001) è un artista visuale italiano che vive e lavora a Venezia, dove frequenta anche il corso di storia dell’arte presso Ca’ Foscari. Da anni legato alla fotografia, nei suoi scatti di nudo maschile ricerca nel dettaglio, espressione massima del singolo momento, la naturalezza dei corpi, la loro verità; ed è nei dettagli che egli trova, in una dialettica non divisiva, sia la piena singolarità dell’essere, sia la sua coesione con il tutto. incline al tema del sacro e dell’iconografia cristiana, lavora sul trasporto di significato tra arti di diverso scopo.