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APPARIZIONI E RICOMPARSE

Mostra dei vincitori del Premio del Disegno di Torre Pellice 2021

 

MASOUDEH MIRI, ERIC PASINO, CHANTAL GAROLINI, LORENZO GNATA

a cura di Luca Motto

10 settembre – 30 ottobre 2022

Inaugurazione sabato 10 settembre ore 17

CONTESTO

Dopo trent’anni di assenza, grazie al sostegno del Comune di Torre Pellice, si è svolto nel 2021 presso La Galleria Scroppo, il Premio del disegno di Torre Pellice. Il premio, con cadenza biennale, è riservato a giovani artisti e artiste under 40 e focalizzato sulla disciplina del disegno. La Giuria (costituita da professionisti del campo museale e artistica) ha decretato come vincitori del 2021: Masoudeh Miri (I premio), Eric Pasino (II premio) e Chantal Garolini (III premio). Una menzione speciale, per la ricerca innovativa nel campo del disegno contemporaneo, è stata assegnata infine a Lorenzo Gnata.

Il Comune di Torre Pellice ha offerto ai quattro artisti la possibilità di svolgere una residenza artistica presso gli spazi di un’associazione culturale del territorio, Stone Oven House sita a Rorà, propedeutica alla progettazione e alla realizzazione di una mostra quadripersonale che sarà visitabile presso la Galleria Scroppo dal 10 settembre al 30 ottobre 2022.

 

 

LA RESIDENZA

Stone Oven House, un progetto di Claudia Beccato e Sergey Balovin, è una piattaforma annuale interdisciplinare per artisti professionisti e giovani che consente ai residenti di realizzare i loro progetti in un contesto rurale alpino delle Valli Valdesi, nella storica comunità di Rorà. Il programma di residenza rispecchia gli obiettivi dell’associazione: supportare gli artisti e gli operatori della cultura e dell’ambiente, sostenere formati artistici interdisciplinari, creare benefici sociali attraverso l’arte, promuovere il potenziale creativo del territorio e contribuire a nuovi modelli di lavoro e di vita sostenibile.

La tematica di residenza del 2022 di Stone Oven House sulla quale si sono confrontati e hanno lavorato Miri, Pasino, Garolini e Gnata è stata LA SCOMPARSA: Assuefatti alle notizie che annunciano la scomparsa di risorse o entità, non siamo più in grado di discernere il valore di questo ipotetico evento e delle sue conseguenze. La retorica mediatica e le rappresentazioni collettive legate a questo determinato contesto stimolano in noi sensazioni negative, quindi per proteggerci svalutiamo le informazioni che ci giungono perdendo capacità di analisi.

Queste incombenti scomparse possono logicamente presupporre il loro opposto? E quindi apparizioni e ricomparse? Come possiamo parlarne ritrovando l’interesse di chi ci ascolta?

 

 

LA MOSTRA

La mostra Apparizioni e ricomparse, allestita presso la Galleria Scroppo di Torre Pellice, visitabile dal 10 settembre al 30 ottobre presenta al pubblico i lavori dei quattro giovani artisti: Masoudeh Miri, Eric Pasino, Chantal Garolini e Lorenzo Gnata vincitori del Premio del disegno di Torre Pellice 2021.

L’esposizione collettiva si configura come una narrazione in due atti nella quale gli artisti provano a riflettere su un concetto universale che è la ciclicità dell’esistere costituita di due istanti culminanti: a ogni scomparsa segue, prima o poi un’apparizione e una ricomparsa. Baleni che plasmano le multiformi fasi vitali di uomo e natura, di storia e tempo e che inevitabilmente gravitano attorno ai pervasivi destini della tecnologia e della scienza.

Nel primo atto, che corrisponde alla sezione centrale della mostra, sono esposti in continuità i lavori dei quattro artisti prodotti nel corso delle residenze artistiche presso Stone Oven House a Rorà. A emergere è il tema della scomparsa, guidato certamente dal contesto storico e paesaggistico e dalla vita comunitaria del luogo che li ha accolti e che si offre come modello alternativo di vita sostenibile.

Il secondo atto presenta sezioni personali dove ciascun artista attraverso una pluralità espressiva espande la tematica della mostra interconnettendola con la ricerca personale. Apparizioni e ricomparse di figure umane archetipiche, di belve, di elementi naturali germoglianti o in fiore e visioni oniriche con architetture incombenti, occupano le complesse e minuziose opere su carta di Masoudeh Miri. Le tele fuori dal tempo di Eric Pasino si popolano di apparizioni e ricomparse: una ricreazione di mondi altri in cui emergono trasfigurate le vestigia di un’umanità forse scomparsa o che altrimenti esiste in una dimensione immaginaria, ma anche simulacri di animali inquieti ed espansioni nell’etere. Protagonisti delle apparizioni e ricomparse di Chantal Garolini sono i gesti, gli sfioramenti, i sussurri e gli sguardi di figure isolate o doppie che si manifestano su grandi tele e si domandano spaesate, confuse e distratte il significato profondo dell’esistenza. Si tratta di apparizioni e ricomparse arboree e selvatiche quelle presentate da Lorenzo Gnata attraverso un’istallazione site specific di centinaia di foglie fluttuanti, quasi intangibili, in materiale biodegradabile e dipinti di alberi spogli dalle tinte livide e dalla densa materia pittorica che si stagliano fulminei su fondi acidi giallo verdastri.

 

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