Collezione

Il patrimonio della Civica Galleria di Torre Pellice conta oggi circa cinquecento opere d’arte italiana contemporanea di pittura, scultura, disegno, grafica e fotografia.

La collezione rispecchia gli sviluppi delle principali tendenze che si sono confrontate e succedute, in particolare sulla scena artistica torinese e piemontese, dal secondo dopoguerra agli anni Ottanta. Per l’importanza degli autori e per la gamma di esperienze artistiche attestate, la raccolta museale di Torre Pellice si pone al di fuori di una realtà provinciale collocandosi in un contesto di rilevanza nazionale.

La collezione non è esposta permanentemente, tuttavia la Galleria Scroppo propone annualmente mostre che promuovono e valorizzano il nucleo civico d’arte contemporanea.

 

Caratteristiche della
collezione d'arte di
Torre Pellice

Arte figurativa del dopoguerra

Va rilevata anzitutto la presenza di vari protagonisti dell’arte torinese affermatisi tra le due guerre, da Felice Casorati ad alcuni dagli esponenti dei Sei di Torino: Francesco Menzio, Carlo Levi, Nicola Galante, Enrico Paulucci per comprendere i futuristi Mino Rosso e Franco Costa ed artisti come Luigi Spazzapan, Daphne Maugham Casorati, Giulio da Milano, Massimo Quaglino, Mario Calandri e Piero Martina.

 

Astrattismo e concretismo

Tra le tendenze emerse nel dopoguerra, ben rappresentato in collezione con Filippo Scroppo, Annibale Biglione, Albino Galvano, Paola Levi Montalcini è il Movimento Arte Concreta torinese, al quale si possono collegare i lavori di altri astrattisti italiani come Luigi Veronesi, Franco Grignani Angelo Bozzola, Gualtiero Nativi e Michelangelo Conte. In scultura si segnalano: Franco Garelli, Umberto Mastroianni, Sandro Cherchi.

 

Informale

La lunga stagione dell’Informale è documentata dalle le opere di Piero Ruggeri, Giacomo Soffiantino, Sergio Saroni, Mario Merz e Pinot Gallizio. Tra i giovani artisti che iniziarono a lavorare negli anni Cinquanta si ricordano anche Francesco Casorati, Romano Campagnoli, Franco Tabusso, Nino Aimone, Mauro Chessa e Gino Gorza.

 

Pop

Negli Sessanta e Settanta cominciano a caratterizzarsi le ricerche di alcuni giovani artisti torinesi legati al nuovo clima neodada e pop, come Antonio Carena, Ugo Nespolo, Piero Gilardi, Aldo Mondino, Ezio Gribaudo, Beppe Devalle, Pietro Gallina. 

 

Arte programmata

Parallele sono le esperienze neocostruttiviste e programmate del Gruppo sperimentale d’arte, poi T. Zero, formato da Renaldo Nuzzolese, Giorgio Nelva, Clotilde Vitrotto e Claudio Rotta Loria. In quest’area si inseriscono anche Beppe Sesia, Piero Fogliati, mentre tra le opere di Poesia visiva emerge il nome di Arrigo Lora Totino.

 

Pittura Analitica

Infine uno sguardo al fenomeno artistico della Pittura analitica, sviluppatosi intorno alla fine degli anni Settanta sulla scena internazionale. I principali interpreti di questa tendenza in Piemonte sono i torinesi Giorgio Griffa e Marco Gastini.